Recensione su “La paranza dei bambini” di Roberto Saviano

In questo articolo, andremo a recensire un libro piuttosto importante. Stiamo facendo riferimento al libro La paranza dei bambini di Roberto Saviano. Questo racconto ha suscitato l’attenzione di molteplici lettori.

Non a caso, l’autore Roberto Saviano o lo ami o lo odi. Se rientri nell’ultima opzione, probabilmente sei uno di quei personaggi di cui l’autore parla. I personaggi descritti da Roberto Saviano sono ricchi di crudele realismo. Il tipo di narrazione utilizzato da Saviano raffigura la “mela marcia” della Campania. Con questo, facciamo riferimento a quel lato campano criminale e legato alla camorra. Sempre su questo aspetto, le convenzioni sociali sono arcaiche. Infatti, esse vedono un “boss” al centro di tutto. La parte restante è il popolo, che altro non è che sudditanza.

Il libro La paranza dei bambini vede come protagonisti dei ragazzini quindicenni. I loro nomi sono: Maraja, Dentino, Pesce Moscio, Lollipop e Drone. Questi personaggi provengono da famiglie normali. Tuttavia, loro non hanno timore del domani perché sanno di non averlo. Andiamo a vedere insieme la trama di questo libro!

La trama de La paranza dei bambini

Il capo di questo gruppo di ragazzini è il giovane Nicolas Fiorillo. Questo ragazzino di quindici anni proviene dalla città di Forcella. Come quasi tutti i suoi coetanei, egli ama la ginnastica e scattarsi i selfie. La famiglia da cui proviene Nicolas è totalmente tranquilla. Infatti, egli è figlio di un insegnante di educazione fisica e di una scrittrice. Entrambi i suoi genitori sono pronti a compiere qualsiasi sacrificio. Tutto questo, pur di assicurare al loro figlio un futuro brillante e di realizzazione. Proprio per questo motivo, Nicolas è un ragazzino piuttosto amato dai suoi amici. Non solo, è ammirato anche dal suo fratellino minore e dalla sua fidanzata Letizia.

Il sogno di Nicolas è quello di riuscire a conquistare il rispetto e il potere della sua città. Una volta ottenuto ciò, egli potrà riuscire ad entrare in quella cerchia di uomini criminali. In questo modo, “Maraja” diventa il soprannome che i suoi amici decidono di affidargli. Lui sarà il personaggio principale di questa narrativa.

Questo gruppetto di adolescenti si raduna costantemente sui tetti della città. E’ lì che imparano a sparare con un AK-47 e le semiautomatiche. Inizialmente, mirano le parabole delle case di altra gente. Successivamente iniziano a scendere in strada per procurarsi i soldi di altri. Il desiderio che li accomuna è quello di fare soldi. Questo sogno, però, non vogliono realizzarlo con un lavoro onesto. Loro preferiscono adottare la via più semplice: quella dello spaccio.

Il controllo dello spaccio e del traffico di droga è sotto il comando delle famiglie. Pertanto, è con gli Striano di Forcella che incominciano a intraprendere questa vita. Ad un certo punto però, il libro racconta di un giorno piuttosto particolare. Il capozona della famiglia, Copacabana, viene ammanettato. Di conseguenza, la piazza di spaccio è senza un sovrano. È proprio in quel momento che Nicolas decide di voler conquistare quel trono. In questo modo, il gruppetto inizia a seminare terrore in mezzo alla gente. Per di più, andando in sella con gli scooter. Fino a diventare la paranza indiscussa del quartiere e stringere alleanze con dei vecchi boss.

L’ispirazione de La paranza dei bambini

L’autore Roberto Saviano ha inventato e scritto una storia del genere. In questo senso, però, egli riesce comunque a descrivere alcuni aspetti della realtà. In effetti, queste vicende sono spietatamente vere. Tuttavia, l’autore Roberto Saviano si è ispirato all’inchiesta di John Woodcock sulla paranza di Sibillo Emanuele. Quest’ultimo fu ucciso a soli 19 anni nel 2015. Questo libro racconta di omicidi, estorsioni e camorra. Pertanto, la storia è piuttosto violenta. Si tratta di clan che si spartiscono i quartieri della città di Napoli. Come un branco di lupi, difendono il proprio potere sul loro territorio.

Perché il nome “paranza“? Il motivo è piuttosto semplice. La paranza è un nome che proviene dal mare. La paranza è un nome di barche che ingannano i pesci e li attirano con una luce per catturarli. In questo modo, la “paranza umana” va alla ricerca di giovani vite. La trappola è quella di ingannare loro con false promesse e gioielli lucenti. In realtà, però, queste giovani vite sono esseri sacrificabili.

I paranzini di questo libro sono adolescenti normali. Loro vanno a scuola, vivono con i loro genitori, hanno una fidanzatina. Insomma, loro sono dei comuni ragazzini. La differenza, però, è che loro disprezzano il lavoro onesto e i sacrifici dei genitori. Per questo motivo, loro vogliono molto di più e subito. Secondo la loro concezione, una vita di sacrifici è totalmente inutile. Pertanto, ambiscono a guadagnare soldi in maniera sporca ed illegale.

Quali sono le tematiche trattate?

Questo libro è ispirato a fatti, purtroppo, veri. Nonostante ciò, La Paranza dei bambini è un romanzo unico. La tematica principale è l’innocenza rubata. All’interno del racconto, Nicolas è il personaggio più amato. Per via del suo carisma, è lui che dà la spinta alla storia. È Nicolas che decide di prendere in mano i vecchi affari dei boss precedenti. Proprio perché questi vecchi boss sono troppo deboli per continuare.

La perdita di questa innocenza è il focus principale della storia di Roberto Saviano. Egli ha scelto appositamente di adottare un romanzo di finzione. La finalità era quella di approfondire i personaggi. Sempre all’interno del libro, viene utilizzato un linguaggio piuttosto formale. Per di più, l’utilizzo del dialetto fa sì che la storia sia piuttosto realistica.

Chi è Roberto Saviano?

Roberto Saviano è nato nel 1979, a Napoli. Il successo di questo scrittore è avvenuto con l’uscita di “Gomorra“. Qui, egli ha denunciato tutti i crimini compiuti da un clan di camorristi. Il libro “Gomorra” racconta come funziona la vita di qualcuno costantemente sotto scorta poiché nel mirino del clan dei Casalesi. Tale racconto ha prodotto 10 milioni di copie vendute. Il successo di tale libro ha permesso di poter creare una serie tv ispirata al racconto.

Nel caso de La paranza dei bambini, i protagonisti sono dei ragazzini. Quest’ultimi sono costretti a crescere troppo in fretta. Il tentativo, probabilmente, è quello di sostituire quegli adulti in grado di terrorizzare un intero quartiere.

Proprio come in “Gomorra”, il genere rimane lo stesso. L’autore utilizza un verismo spietato con cui racconta le vite di questi adolescenti. Egli sono cresciuti con il culto del denaro e del crimine. Da sempre, venerano questi due elementi. Pertanto, non lasciano spazio a eventuali speranze di redenzione. In questo modo, la loro vita è senza scampo. Infatti, questi teenagers riflettono la dura e violenta realtà, in quei quartieri dove vi è la legge del più forte.

Paolo

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